Il 6 febbraio 2015 esce il primo numero di Mataran. La redazione è composta quasi esclusivamente da under 35 friulani, pordenonesi, bisiachi e giuliani (questi pochissimi, assicuriamo). Il giornale, di otto densissime pagine, viene distribuito una volta al mese nelle edicole della regione in allegato al settimanale Il Friuli. Ogni numero affronta un tema diverso, sviscerato attraverso la lente della satira e dell’umorismo: dal lavoro al razzismo, dall’identità ai vizi, dalla scuola all’estate, fino all’apocalisse. Il terzo numero, uscito in occasione della festa della Patria del Friuli, raggiunge una tiratura record grazie a Il Piçul, parodia del quotidiano triestino Il Piccolo, diventato virale in poche ore attirandosi l’interesse di vari media.
A progetto concluso con Il Friuli, Mataran va in letargo fino all’incontro con TMS, editore dei free press PordenoneInTasca e UdineInTasca: nell’aprile 2018 risorge come a-periodico gratuito, con un nuovo formato da 32 pagine a colori e nuove firme che si aggiungono agli storici collaboratori.
Nel 2019 realizza il Prigioniero Veneto, parodia del quotidiano friulano Messaggero Veneto, e a maggio lancia le Matarane, un intero mazzo di carte da briscola reinterpretate da oltre 40 disegnatori, fumettisti e illustratori friulani. La rivista invece diventa “stagionale”: a luglio esce il numero “primavera-estate” e a ottobre è previsto quello “autunno-inverno”. A dicembre pubblica l’Almanacco Mataran, un libro di 150 pagine, 100% inedite, che racconta il Friuli e non solo con il contributo di diversi autori (fumettisti, illustratori, scrittori, storici, grafici)italiani e internazionali. Il volume è distribuito nelle librerie della regione e va in ristampa nel giro di un mese.
A seguito dell’emergenza Covid-19, Mataran è costretto a “congelare” le sue uscite in programma per il 2020. In pieno lockdown realizza (on line) la consueta parodia del 3 aprile con La Patrie dal Virûs, ispirata alla testata friulanista La Patrie dal Friûl. In estate riesce a mettere in scena due serate: l’Asta Malefica in collaborazione con il festival Art tal ort di Fagagna, vera e propria asta-spettacolo con oggetti d’arte realizzati in esclusiva dai suoi autori, e lo show Un milione di anni di storia del Friuli creato ad hoc per il BeT Festival di Palmanova. A novembre lancia il libro Art Regjonâl dute Furlane.
Nel 2021 parte una nuova collaborazione con il settimanale Il Friuli: a febbraio esce Il Frico, inserto gratuito all’interno del giornale che fa trovare ai lettori “una porzione” di Mataran direttamente in edicola ogni ultimo venerdì del mese. Con la copertina del secondo numero dedicata all’immaginario Furlan Pride, la redazione viene sommersa di minacce, ‘colpevole’ di aver rappresentato un bacio tra un membro della Protezione Civile e un alpino. All’interno dello stesso numero è inoltre presente Il Piccolo Messaggero Veneto, parodia delle testate regionali da poco “fuse” sotto la stessa direzione giornalistica.
A maggio viene dato alle stampe il libro Animali da cortile, una raccolta di tutti i racconti dello scrittore Rud Inacio pubblicati negli anni su Mataran e Il Frico.
Per l’estate, Mataran e il circolo Cas’Aupa di Udine hanno organizzato Stand Ud, la prima rassegna di stand up comedy in Friuli che vede alternarsi sul palco Stefano Rapone, Daniele Fabbri, Luca Ravenna, Daniele Tinti, Eleazaro Rossi, Sofia Gottardi e Laura Formenti tra luglio a settembre. Con il caldo, tornano anche a svolgersi i “live show” della rivista durante festival, rassegne e appuntamenti estivi.
A marzo 2023, Mataran risorge per la terza volta.